I giorni del Cogliona

Terza Settimana

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Tra i flashmob musicali sul proprio balcone suonando l’inno d’Italia e chi fa i “reiv”; tra i disegni colorati e vivi dei bambini, a cui stiamo rubando il tempo da passare all’aria aperta, che hanno come oggetto l’arcolbaleno e la scritta “Andrà tutto bene” siamo arrivati alla terza settimana.

Oramai il tempo passa e sembra che anche questa quarantena sta diventando una routine quotidiana.

Circolano sui social notizie sul come saremo tutti diversi appena finirà, come sarà diverso rapportarsi con l’altro rispetto a prima.
La natura e gli animali in assenza dell’uomo sembra che sis tia riprendendo i propri spazi…adesso siamo noi dall’altra parte della recinzione.
Continuano quasi del tutto indisturbata la condivisione in maniera profusa delle notizie false che girano, mutano, si riciclano in rete.

Sembra quasi un vomitatoio di parolacce senza senso dove le persone si sentono bene perché basta condividere tutto l’impossibile senza domandarsi, senza ragionare; sembra quasi una sputacchiera social dove la gente manifesta il proprio stato d’animo per il semplice motivo di sospettare di qualsiasi notizia, video con il semplice motivo che tanto lui sa più roba degli altri quindi bisogna crederle.
Su internet si arruolano gente per fare la rivoluzione, gruppi che segnalano presunti untori e corridori che vengono fotografati a loro insaputa postati in questi gruppi ed apostrofati come criminali ed assassini del genere umano.

Si susseguono notizie di vaccini che possono combattere il virus ma che in verità non hanno nessun fondamento scientifico.
La chiesta, che detine un patrimonio di quasi cinque miliardi, invita tutti i suoi fedeli alla preghiera pasquale, sostenendo, qualcuno degli uomini della chiesa, che questa situazione esiste perché non siamo credenti fedeli e ci sono troppi “peccatori”.
A questi uomini suggerirei di pagare l’Imu, finalmente e donare alla protezione civile.

Il popolo si sta riscoprendo patriottico è un pò stufo perché invece di creare o dargli delle soluzioni precise lo si intuisce con le solite repliche, i soliti film, le solite trasmissioni.

“Allora che cosa proponi tu?”

Beh prendiamo ad esempio la RAI:

In queste settimanae trasmette tutti programmi registrati pre-covid, rispolverando tutta quella bacheca che hanno potrebbero proporre qualcosa di culturale.

Tipo?

Spettacoli teatrali, momenti di lettura, lezioni di didattica, carosello, ecc…

Non sarebbe un’idea malvagia per “combattere” questo temporaneo distaccamento sociale.
Sul finale ci raccontano come la tecnologia la utilizzano per essere vicino “telepaticamente” attraverso videochiamate agli amici a cui più tengo…chiamate piene di sorrisi e di sogni, viaggi, progetti, chiamate interminabili. tenere, di cuore.
Infine direi di analizzare anche due categire che di sicuro in questo periodo non gli è cambiato nulla:

I NERD e gli asociali.

Di sicuro sia i primi che i secondi non gli è cambiato nulla della propria vita; credo che se prima facevano poca vita socaile ora continuano anzi avvertono quasi con “fastidio” milioni di persone che stanno vivendo lo stesso loro stile di vita.. quasi come se ci fossero degli intrusi nella loro vita.

Ora è arrivato il momento della domenica, della Pasqua e della pasquetta, del riposo e se prima mi dedicavo al completo ozio, ora lo faccio ancora di più prendendo il sole dal balcone e tanta vitamina D.

 

 

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