I giorni del Cogliona

Seconda Settimana

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Nessuna macchina in giro, nessuno in giro e poca gente che gira per la città.
Sarà per i nuovi e continui cambi di decreti che il Governo si sta “applicando” per arrestare l’avanzata del virus.
Ovviamente c’è chi non rispetta le regole, chi si sente spiato, chi si sente piccolo, chi ingabbiato in quaranta metri quadri di casa chi al di sopra della leggge.

Le misure sono cambiate ben tre volte, se non sbaglio perché le varie misure prevedevano la chiusura della scuola, dell’università, dei locali notturni, bar e fabbriche.

Ci invitano ad andare al supermercato una volta a settimana per fare la spesa che ti duri almeno tutta la settimana, rispettare la distanza di un metro tra le persone, non ci si può più toccare il viso con le mani, stringere la mano e tutte le prassi quotidiane che avevamo prima.

Bisogna pulirsi le mani bene anzi, ti dicono anche i secondi e i minuti esatti che servono per lavarsi perfettamente le mani.

E intanto la TV, che fa?

Quello che fa sempre; il martellamento costante ed incessante dove ti spiegano tutto di più ma la cosa che ancora non sanno fare è invitare le persone adatte sull’argomento, sulla situazione attuale, e non solamente i classici politici o le classiche “rassicuranti” figure note.

Se poi dopo trovano il professionisti, ne chiamano a migliaia, non basta essere già confusi per questa cosa che ci ha sorpreso un pò tutti ma anche sentendo esperti ed espertissimi di ogni genere…avere una voce comune no eh?

Ti martellano sempre, costantemente, dalla mattina alla sera con qualche interruzione pubblicitaria ad hoc.

Anche internet, i social, stanno riscaldando i muscoli: gente che condivide notizie a capocchia solo per il semplice motivo di condividere senza ricercare se la notizia riportata è veritiera oppure no.
Eppure dovete sapere che fare una piccola ricerca ci vuole veramente poco, basta usare il due per centro dell’intellingenza e l’uno per cento di sforzo fisico per scoprire che una buona fetta di gente neanche utilizza quella percentuale e condivide a capocchia qualsiasi immagine, notizie, articoli, video senza appurare se sia vera o falsa, senza rendersi conto degli effetti che questa può causare alle persone.

Vado al supermercato e oltre ad avere la lista della spesa, noto nella gente un forte sentimento di paura misto a sgomento perché non sanno bene come comportarsi, sembriamo quasi soprassediati da questa situazione; cercare delle risposte che non arrivano da nessuna parte.

Le cerchiamo ma non le troviamo… o non le sappiamo trovare?

Certo è che anche io delle volte mi faccio prendere dal panico perché puntualmente senti certi numeri alzarsi così rapidamente, senza neanche capirli bene, senza nessun approfondimento, un pò di ansia ti viene.
Che poi mi devono rispondere a una semplice domanda: “ma che senso c’è nel pubblicare tutti i santi giorni il numero dei morti, contagiati, asintomici, dei guariti?”

Parchi che chiudono, sindaci che fanno il cazziatone via social ai proprio cittadini che scorazzano con i propri cani portandoseli in giro per quindici chilometri oramai stremati, che diventano a loro insaputa star social mondiali.
La cattiveria social si fa sempre più netta, più intensa; infatti basta vedere i commenti che certi fanno su dei post o articoli che parlano del virus e loro si alterano commentando qualcosa che non c’entra assolutamente nulla, commenti senza senso e di gusto macrabo e preoccupante.
Anche io ci sono cascato delle volte ma cavoli almeno cercavo di avere una reazione, un commento  intelligente da qualcuno e quando lo ottenevo  sia questo che vedendo la reazione a catena che un post suscitava a molti, una volta e anche più, ho tolto, eliminato il post.

Basta poco che ce vò.

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